
Là, dove in Italia
arriva la prima alba dell’anno,
ci sono terre di confine,
ponte tra oriente e occidente,
segnate dai popoli
che si sono succeduti.
Otranto fu centro bizantino,
greco, romano
e aragonese.
L’itinerario,
in parte lungomare
e sempre in contatto multiforme
con l’acqua,
ci apre alla vita delle genti
che hanno solcato questi mari;
ci racconta
quante storie e tragedie
siano accadute,
la bellezza del passato
e quella del presente:
nell’equilibrio
di forme e colori,
nei suoni del vento
o nel riflesso del sole sul mare
c’è qualcosa di assoluto
che emoziona
e piace a tutti.
La bellezza
ed il fascino di un luogo sono caratteristiche
oggettive o soggettive?
Riusciremo a meravigliarci semplicemente
di fronte ad un’alba
che unisce due sponde diverse
dello stesso mare?